MODELLO ENTITA-RELAZIONE
Nel contesto della progettazione dei database, il modello entity-relationship (anche detto modello entità-relazione o modello E-R) è un modello tradizionale utilizzato per la traduzione delle informazioni risultanti dall'analisi di un determinato dominio in uno schema di database. Il modello E-R si basa su un insieme di concetti relativamente semplici (e in genere considerati sufficientemente intuitivi da risultare comprensibili e significativi anche per i non-tecnici); pur essendo orientato alla progettazione di basi di dati, il modello prescinde dai criteri specifici di organizzazione dei dati persistenti nei sistemi informatici.
Il modello E-R ha rappresentato per lungo tempo (e forse ancora oggi) uno degli approcci più solidi per la modellizzazione di domini applicativi in ambito informatico; per questo motivo, è stato spesso usato anche al di fuori del contesto della progettazione di database, ed è stato utilizzato come modello di riferimento per numerose altre notazioni per la modellazione. Al modello E-R era ispirata, tra l'altro, la notazione OMT poi confluita in UML.
martedì 30 gennaio 2007
lunedì 29 gennaio 2007
abbiamo iniziato il nuovo argomento, le basi di dati...
si commette spesso un errore, ovvero quello di credere che banca dati e basi di dati siano la stessa cosa, ma non è cosi.
un database (base di dati) è un sistema integrato (ovvero i dati sono collegati fra loro) di dati,
una banca dati è un sistema integrato di database, perciò è un livello superiore ai database.
i sistemi informativi aziendali sono insiemi di banchedati, perciò i sistemi informativi aziendali contengono varie banche dati, che a loro volta contengono più database.
si commette spesso un errore, ovvero quello di credere che banca dati e basi di dati siano la stessa cosa, ma non è cosi.
un database (base di dati) è un sistema integrato (ovvero i dati sono collegati fra loro) di dati,
una banca dati è un sistema integrato di database, perciò è un livello superiore ai database.
i sistemi informativi aziendali sono insiemi di banchedati, perciò i sistemi informativi aziendali contengono varie banche dati, che a loro volta contengono più database.
sabato 27 gennaio 2007
venerdì 26 gennaio 2007
'Bridging The Divide' e’ un insieme di iniziative che si propongono di contribuire a colmare il divario fra il software proprietario e il software open source, in particolare quello esistente fra i sistemi operativi Windows / Linux e fra le suite Office / OpenOffice.org.
La prima storica iniziativa in questa direzione e’ rappresentata dagli accordi che il 2 novembre 2006 furono stipulati fra Microsoft e Novell; accordi che
- per quanto riguarda i risvolti tecnici - tendono a sviluppare e incrementare l' interoperabilita’ di Windows con Linux e di Office con OpenOpen.org.
Nel contesto dell' iniziativa Bridging The Divide
- anche in considerazione dei risultati emersi dal Rapporto Becta - DIDASCA ha provveduto ad adottare per le proprie Cyber Schools:
-> il sistema operativo openSUSE quale alter ego del sistema operativo Windows Vista;
-> la suite OpenOffice.org quale alter ego di Office 2007.
- anche in considerazione dei risultati emersi dal Rapporto Becta - DIDASCA ha provveduto ad adottare per le proprie Cyber Schools:
-> il sistema operativo openSUSE quale alter ego del sistema operativo Windows Vista;
-> la suite OpenOffice.org quale alter ego di Office 2007.
openSUSE consente agli utenti di Windows 2000 / XP che sono impossibilitati a passare a Windows Vista per ragioni di ordine tecnico ( scarsita’ di risorse hardware) o per ragioni di ordine economico (scarsita’ di risorse finanziarie) di godere comunque delle più significative funzionalita’ offerte da Windows Vista.
Rilasciato a cura di Novell, openSUSE e’ un sistema operativo che:
-> possiede tutte le funzionalita’ di base richieste da parte
della generalita’ degli utenti ad un sistema operativo
desktop di nuova generazione;
Rilasciato a cura di Novell, openSUSE e’ un sistema operativo che:
-> possiede tutte le funzionalita’ di base richieste da parte
della generalita’ degli utenti ad un sistema operativo
desktop di nuova generazione;
-> in caso di necessita’, permette di aggiungere facilmente
ulteriori funzionalita’ rispetto a quelle gia’ presenti
nella versione base;
ulteriori funzionalita’ rispetto a quelle gia’ presenti
nella versione base;
-> garantisce il massimo grado di interoperabilita’ con la
piattaforma Windows.
piattaforma Windows.
openSUSE e’ una distribuzione Linux, realizzata dalla omonima comunita’ di sviluppatori volontari.
Il progetto openSUSE gode del supporto tecnologico e finanziario di Novell.
openSUSE appartiene alla categoria del software che può essere acquisito gratuitamente da parte di chiunque
- segnatamente da parte degli studenti, degli insegnanti e delle scuole - e per il cui uso non sono previsti costi, formalita’ o limitazioni di alcun genere.
La versione commerciale di openSUSE si chiama SUSE Linux Enterprise Desktop ed e’ reperibile presso i distributori autorizzati.
Il logo adottato dagli sviluppatori per contraddistinguere il sistema operativo openSUSE e’ il camaleonte, che sta ad indicare l'estrema facilita’ con la quale esso si interfaccia con le migliaia di applicativi sviluppati dalla comunita’ del software open source scaricabili direttamente online.
In qualita’ di Membro della SchoolForge Coalition e di Partner CapoFila dell'AICA, DIDASCA si e’ assunta l'impegno:
-> di promuovere l'adozione del sistema operativo openSUSE e
della suite OpenOffice.org - come alter ego di Windows Vista
e di Office 2007 - anche da parte delle scuole italiane;
della suite OpenOffice.org - come alter ego di Windows Vista
e di Office 2007 - anche da parte delle scuole italiane;
-> di promuovere e sostenere l'attivita’ dei Test Center ECDL
nella diffusione della certificazione ECDL OpenSource.
nella diffusione della certificazione ECDL OpenSource.
La iniziativa 'Bridging The Divide' e’ descritta in questa pagina:
http://www.FLOSSIE.it/Divide.html
http://www.FLOSSIE.it/Divide.html
giovedì 25 gennaio 2007
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
potete trovare traccia del giorno della memoria su questo sito: http://matematica.uni-bocconi.it
stamattina ognuno di noi ha messo il proprio calendario in una busta, e tutte le buste in una piu grande, verra custodita nella cassaforte a scuola e andremo ad aprirla il giorno della memoria (27 gennaio) dell anno prossimo, perciò nel 2008, ognuno di noi dietro al calendario ha scritto un pensiero che leggeremo quando riapriremo le buste...
martedì 23 gennaio 2007
Si è tenuta il 21 gennaio 2007 la 22ª edizione della Valtellina Orobie.La classica scialpinistica sondriese figura infatti come prova inaugurale del circuito mondiale ISMC(che parte proprio in Albosaggia).Vista l’importanza dell’evento, al fianco della società organizzatrice, la Polisportiva Albosaggia, si è già schierato una vasta formazione di enti che ha operato per la buona riuscita della manifestazione..
ci sono due tipi di siti, i siti vetrina, quelli utilizzati ad esempio per il commercio, e i siti didattici, quelli che servono per imparare qualcosa...
uno di questi è www.imparando.net/elearning/ che è il sito del professore alessandro bugatti, docente presso l I.T.I. di brescia, istituto dove si sono svolte le fasi regionali delle olimpiadi...
uno di questi è www.imparando.net/elearning/ che è il sito del professore alessandro bugatti, docente presso l I.T.I. di brescia, istituto dove si sono svolte le fasi regionali delle olimpiadi...
il capovaccaio

è un uccello rapace, originario dell africa, è ritenuto un animale intelligente (un animale intelligente è un animale in grado di utilizzare uno strumento), perchè non solo ha imparato un metodo per rompere le durissime uova di struzzo (prende con il becco una pietra e quando è in aria a una certa quota la "lancia" sull uovo, rompendolo), ma anche perchè questo metodo viene "insegnato" da esemplare a esemplare.

dal 31 gennaio al 4 febbraio riapre IMAGINA, il festival europeo sulla creazione di contenuti digitali...
il sito ufficiale è www.imagina.mc
il sito ufficiale è www.imagina.mc
lunedì 22 gennaio 2007
La fusione dei ghiacciai alpini contribuisce al rischio del futuro energetico italiano
Nell’arco di un secolo il Ghiacciaio dei Forni, il più ampio ghiacciaio vallivo delle Alpi italiane situato in alta Valtellina, ha perso il 40 % della sua lunghezza, passando dai 6 km dell’inizio del XX secolo ai 3,5 attuali.
La situazione si è aggravata nell’ultimo decennio quando - secondo le informazioni fornite dal prof. Claudio Smiraglia, docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra "A. Desio" dell’Università di Milano, Presidente del Comitato Glaciologico Italiano e coordinatore per il Comitato Ev-K²-Cnr dell'area di ricerca glaciologica - l’arretramento della fronte glaciale è stata di decine di metri all’anno. Il fenomeno che investe la quasi totalità dei ghiacciai alpini potrebbe avere conseguenze pratiche a livello di risorse idriche e idroelettriche di vaste aree (va sottolineato che solo in Lombardia i ghiacciai racchiudono una risorsa idrica di oltre 4 km3, pari a una quarantina di grandi bacini artificiali). Effetti si avranno anche (ma in molte aree sono già evidenti) nell’incremento dei dissesti sui versanti costituiti da materiali instabili depositati dai ghiacciai in regresso. Anche l’aspetto paesaggistico dell’alta montagna e la sua capacità di attrarre turisti e alpinisti verrà sicuramente ridimensionato.
I dati raccolti dalla stazione meteorologica automatica AWS1 Forni (foto), la prima stazione fissa su un ghiacciaio italiano installata sui Forni nel 2005 dal Comitato Ev-K²-Cnr, nell'ambito del progetto SHARE (Station of High Altitude for Research on the Environment), in cui rientrano altre 10 stazioni meteo a quote comprese fra 2.600 e 5.050 metri sul livello del mare, e dal Dipartimento Ardito Desio dell’Università di Milano, gestita in collaborazione con il e l’AEM (Azienda Energetica di Milano), confermano come la prima parte dell’inverno 2006-2007 sia stata anormalmente calda e secca, favorendo il prolungamento del periodo di fusione del ghiacciaio.
"I dati mostrano un inverno con condizioni, almeno finora, del tutto anormali sul ghiacciaio", spiega Smiraglia. " Se confrontiamo i dati rilevati fra il 10 Novembre e il 4 Gennaio con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, diventa evidente come la situazione del ghiacciaio stia divenendo preoccupante e di come si stia verificando un’accelerazione dei ritmi di regresso con quelle trasformazioni dell’alta montagna glacializzata ben evidenti in questi ultimi anni anche agli alpinisti e agli escursionisti".
Alla quota della stazione (circa 2700 m) fra il 10 novembre e il 4 gennaio scorsi si è registrata una temperatura media giornaliera dell’aria di -4,23°C, ben superiore ai -10,9 dello stesso periodo dell’inverno 2005-2006. Spicca anche la differenza fra i due periodi dei gradi giorno (cioè la somma dei valori termici al di sopra di 0°C ), rispettivamente 225,75 °C e 20,1° C. Da osservare anche che, mentre lo scorso anno i giorni con almeno un’ora superiore allo zero erano stati 4, quest’anno si è arrivati addirittura a 17.
Quanto alle precipitazioni nevose, le differenze sono altrettanto significative. Nel 2005 la prima nevicata è stata registrata a Ottobre ed è andata a sovrapporsi ad un accumulo preesistente di 40 cm, mentre nel 2006 la prima nevicata significativa è avvenuta solo il 20 Novembre ed è stata poco più di 10 cm.
"Il ritardo delle nevicate nel 2006-2007, unito alle temperature più elevate, - prosegue Smiraglia - ha avuto effetti negativi sul ghiacciaio, comportando un prolungamento del periodo di fusione. Fra l’inizio di ottobre e la metà di novembre, infatti, nei pressi della stazione si è avuta la fusione di circa 1 m di spessore di ghiaccio, che si è sommato ai 4 m del periodo inizio giugno-inizio ottobre".
martedì 16 gennaio 2007
lunedì 15 gennaio 2007
oggi pomeriggio non abbiamo fatto fisica, ma 4 ore di laboratorio, con i nostri compagni dell altra quarta...tutto ciò per giocare a rinamed, un gioco da tavolo sui rischi naturali che noi dovremmo creare virtualmente...
io ero uno dei sindaci dei 5 comuni, quello delle cime, lo scopo è di costruire e far costruire dagli imprenditori nel mio territorio, ma in posti sicuri, il tabellone di gioco è una cartina con segnati i luoghi pericolosi e i vari terren (pianura, montagna, pendio...), vince chi alla fine del gioco ha più soldi...
io ero uno dei sindaci dei 5 comuni, quello delle cime, lo scopo è di costruire e far costruire dagli imprenditori nel mio territorio, ma in posti sicuri, il tabellone di gioco è una cartina con segnati i luoghi pericolosi e i vari terren (pianura, montagna, pendio...), vince chi alla fine del gioco ha più soldi...
martedì 9 gennaio 2007
ieri abbiamo svolto il compito in classe, era formato da 5 punti, il quinto era un problema tratto dal liber abaci, ognuno aveva un problema, il mio era:
un leone si trova in un pozzoprofondo 50 palmi. durante il giorno, risale il pozzo di 1/7 di palmo, ma durante la notte ridiscende di 1/9 di palmo. dopo quanti giorni il leone riuscirà a raggiungere la cima del pozzo ?
la soluzione è: dopo 1575 giorni...perchè durante un giorno (formato da dì e notte) sale in totale di 2/63 di palmo (1/7 - 1/9), visto che i palmi sono 50, basta dividere i 50 palmi per 2/63...
un leone si trova in un pozzoprofondo 50 palmi. durante il giorno, risale il pozzo di 1/7 di palmo, ma durante la notte ridiscende di 1/9 di palmo. dopo quanti giorni il leone riuscirà a raggiungere la cima del pozzo ?
la soluzione è: dopo 1575 giorni...perchè durante un giorno (formato da dì e notte) sale in totale di 2/63 di palmo (1/7 - 1/9), visto che i palmi sono 50, basta dividere i 50 palmi per 2/63...
domenica 7 gennaio 2007
CURIOSITA....
Il giorno dell'Epifania é caratteristico in Alta Valle, ma anche qui da noi, l'uso del Gabinat.
Il nome Gabe-Nacht = notte dei doni, proviene, insieme all'usanza, dalla Baviera da dove passò in Alto Adige ... e dura tuttora!
Questa usanza consisteva e consiste nel prevenire una persona nel saluto col motto "Gabinat!" dai vespri della vigilia siono a quelli dell'Epifania.
Chi era stato ed è stato nel saluto prevenuto doveva e deve pagare qualche regalo a chi detto saluto gli idirizzava ed ora indirizza!
Il giorno dell'Epifania é caratteristico in Alta Valle, ma anche qui da noi, l'uso del Gabinat.
Il nome Gabe-Nacht = notte dei doni, proviene, insieme all'usanza, dalla Baviera da dove passò in Alto Adige ... e dura tuttora!
Questa usanza consisteva e consiste nel prevenire una persona nel saluto col motto "Gabinat!" dai vespri della vigilia siono a quelli dell'Epifania.
Chi era stato ed è stato nel saluto prevenuto doveva e deve pagare qualche regalo a chi detto saluto gli idirizzava ed ora indirizza!
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