lunedì 27 novembre 2006

mostra "alle fonti dell energia"...sala ligari di sondrio

Dopo il successo della mostra su Einstein dello scorso anno e la recente collaborazione all’allestimento della mostra su Mozart, il Liceo della Comunicazione Pio XII torna su temi scientifici con un’altra interessante mostra dal titolo: “Alle fonti dell'energia - Dalla natura risorse per il cammino dell'uomo”.
Si tratta di un evento curato da Euresis e presentato al Meeting di Rimini del 2005.
L’esposizione è articolata in cinque sezioni che introducono a una comprensione, quanto più possibile diretta, del fenomeno dell’energia, creatura dalle molteplici forme, enigmatica e indispensabile. Con varie esperienze interattive viene messa in luce la straordinaria proprietà della conservazione dell’energia e vengono mostrati i diversi volti che essa è capace di assumere, trasformandosi con disinvoltura dall’uno all’altro. L’uomo dipende dall’energia per la sua esistenza e per il suo sviluppo, e nello stesso tempo ha potere – sia pure limitato – su di essa.
Egli è, infatti, quel punto di vertice della creazione capace di conoscerla e di manipolarla, fino a trasformare la circostanza naturale in risorsa.
Rendersi conto della delicatezza con cui le varie fonti di energia sono offerte all’uomo per un uso più profondo della realtà a proprio beneficio, porta a riconoscere queste risorse come un dono, misteriosamente generoso, da trattare con rispetto e gratitudine.
Allestita alla Sala Ligari di Sondrio grazie al patrocinio e al contributo dell’Amministrazione Provinciale, del BIM e della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, sarà inaugurata lunedì 6 novembre alle ore 15.00 alla presenza delle autorità.
Molte le scuole che hanno già prenotato la visita di proprie scolaresche, per loro si prevedono orari speciali e dedicati.

www.vaol.it

venerdì 24 novembre 2006

trashwear

Cos'è il Trashware?Il trashware (derivato dalla parola inglese trash, spazzatura) è la pratica di recuperare vecchio hardware, mettendo insieme anche pezzi di computer diversi, e di renderlo di nuovo funzionante ed utile.
Parte integrante del trashware è l'installazione di software libero sul sistema, ad esempio il sistema operativo GNU/Linux.
Il materiale informatico così ottenuto viene consegnato o regalato a persone ed enti che ne abbiano bisogno, in particolar modo legandolo ad iniziative che tentano di colmare il divario digitale, ossia la differenza di mezzi a disposizione tra chi è informaticamente alfabetizzato e chi ancora non lo è.
alcune sigle....

UML = unified modeling language
CED = centro elaborazione dati
CEC = centro elettronico calcolo
UNL = universal networking language

mercoledì 22 novembre 2006

il 25 novembre 2006
sarà la giornata internazionale per l eliminazione delle violenze contro le donne...

visitate questo sito http://www.25novembre.it/

lunedì 20 novembre 2006

prosegue la serie di link utili...

www.imparando.net/elearning/







ecco le foto del mio intorno...da delebio e da pianello (sia da pianello che dalla casa in montagna...in ARIACH..)
un altro personaggio...alfio quarteroni, è stato compagno di scuola del mio proff....

La "Coppa America" di vela si è appena conclusa con la "incredibile" vittoria dell'imbarcazione svizzera Alinghi del miliardario italo-svizzero Ernesto Bertarelli.
Nella barca svizzera c'era anche la scienza italiana con Alfio Quarteroni, matematico, docente al Politecnico di Milano e a quello di Losanna, 50 anni, origini cremonesi, sposato con un medico, due figlie.
Ecco l'intervista (a cura di Desiderio Poletto) in cui Alfio Quarteroni racconta la sua "avventura" nelle acque neo-zelandesi...

Professor Quarteroni ci racconta, per cominciare, la sua formazione matematica ?
Mi sono laureato in Matematica nel 1975 all'Università di Pavia con Brezzi, con una tesi di Analisi numerica su un problema di Analisi strutturale. Poi, ho trascorso dieci anni come ricercatore CNR a Pavia. Dall'86 all'89, ho insegnato "Analisi numerica" alla "Cattolica" di Brescia. Ho trascorso anche lunghi periodi di studio e di lavoro negli USA (a Minneapolis), in Francia, in Inghilterra Germania e Finlandia; ho fatto anche il consulente della Nasa dal 1982. Dall'89 sono docente al Politecnico di Milano e Direttore del gruppo "Modelling and Scientific Computing" al Politecnico di Losanna.

Come è entrato in contatto con il team di Alinghi ?
Ernesto Bertarelli, il patron della barca, si è rivolto al Politecnico di Losanna per la parte scientifica. Il rettore ha chiesto a me (per la parte matematica) e ad un ingegnere (per quella riguardante i materiali) la disponibilità a seguire il progetto.

Che esperienza è stata lavorare con Bertarelli?
Una grande esperienza. Lui e tutta la sua squadra sono persone estremamente competenti. In realtà, ho avuto a che fare soprattutto con Grant Simmer (che era un navigatore di Australia 2, la barca che strappò la Coppa agli americani nel 1983).

Quanta e quale Matematica c'è dietro alla vittoria di Alinghi?
Il problema naturalmente è quello di disegnare la barca in tutti i suoi dettagli, da quelli più importanti a quelli che possono apparire inessenziali. La chiglia, ad esempio, deve corrispondere in modo ottimale a quelle che saranno le probabili condizioni di regata. La forma delle vele deve essere ottimale in relazione a quelle che saranno le probabili condizioni del vento. Occorre minimizzare la quantità di resistenza sott'acqua e invece massimizzare la spinta indotta dalle vele. Occorre, insomma, analizzare l'interazione dell'imbarcazione con l'aria e l'acqua: avanzando, la barca deve produrre onde più basse possibili per evitare dispendio di energia, a discapito della velocità.Tutti questi obiettivi possono essere avvicinati con delle misurazioni e dei test, condotti su una barca prototipo in un bacino artificiale. Ma bisognerebbe fare molti tentativi e costruire molte barche (per costruirne una ci vogliono mesi). I problemi economici sono evidenti. La simulazione in laboratorio costa molto meno ed è più efficace. E' qui che entra in gioco la Matematica.Il quadro generale è quello delle equazioni della fluido-dinamica, le equazioni di Navier-Stokes, che sono le equazioni principe che descrivono tutti i processi fluido-dinamici. La peculiarità è stata quella di doverle applicare contemporaneamente a un contesto di tre situazioni diverse :
· aerodinamica (legata alla parte vele)
· idrodinamica (legata alla parte immersa della barca)
· superficie libera (quella che separa le due zone)
La prima difficoltà che abbiamo incontrato è stata nella risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes. Queste equazioni non si possono risolvere esattamente, ma bisogna procedere per via numerica. Per un'ottima risoluzione, bisogna usare metodi sofisticati. La soluzione numerica delle equazioni di Navier-Stokes ci ha portato a risolvere sistemi fra i dieci milioni e i trentacinque milioni di equazioni, ciascuna relativa ad una piccola porzione del sistema fisico considerato.Una seconda difficoltà è stata quella legata ai moti di turbolenza, sia dell'acqua dietro la chiglia e al bulbo, che quella generata dall'interazione del vento con le vele. Per studiare questi effetti bisogna studiare modelli di turbolenza. La scelta di buoni modelli di turbolenza è stato un altro momento critico, anche perché questo ha comportato un'aggiunto di equazioni. Le equazioni della fluidodinamica (Navier-Stokes) permettono di studiare la conservazione della quantità di moto e la conservazione della massa. A queste equazioni, vanno aggiunte quelle dello studio dell'energia turbolenta e quelle del suo tasso di variazione.Altre difficoltà provenivano dalle continue sollecitazioni del team di Alinghi. Loro ci davano nuove configurazioni geometriche ed il nostro compito era allora duplice. Dovevamo costruire un modello geometrico della barca tramite il CAD (e questo l'abbiamo ottenuto costruendo centinaia di piccole superfici geometriche, che abbiamo usato per descrivere lo scafo e la chiglia). Successivamente, siamo passati alla simulazione numerica.

Cambiamo argomento : com'è la vita di un matematico?
Io sono contento della scelta fatta. Il mio lavoro è impegnativo ma gratificante. Sono a contatto tutti i giorni con persone che hanno una grande voglia di apprendere e di lavorare. Dimostrano molta curiosità e in questi contatti mi rivedo da giovane con lo stesso entusiasmo. Sono contento di trasmettere a loro le mie conoscenze e di vederli crescere anche dal punto di vista matematico.

Ad uno studente che ama la Matematica cosa consiglierebbe?
Ritengo che laurearsi in Matematica sia ancora un buon investimento. Il mio consiglio è di studiare Matematica in una buona Università. In Italia ce ne sono molte. La formazione, fino alla laurea, è ancora molto buona. Conseguito il titolo di studio, consiglio di girare un po' il mondo, per confrontarsi con le ricerche fatte negli altri Paesi. Questo contribuirà al loro perfezionamento. E' importante un confronto. Prendiamo l'esempio della Cina, un Paese che per via della Rivoluzione Culturale, per decenni non ha prodotto grande Matematica. Negli ultimi due decenni moltissimi giovani e brillanti laureati cinesi sono emigrati per compiere gli studi di dottorato. Ora diversi hanno iniziato a far ritorno al loro Paese e far germogliare nuovi talenti. Così, in questi ultimi anni, la scuola matematica in Cina ha fatto passi da gigante.
Io credo che si parli troppo, e spesso a sproposito, della fuga dei cervelli. Penso però che ci sia bisogno di dare maggiore spazio ai matematici bravi che vogliono ritornare a lavorare nel proprio Paese, dopo aver fatto un tirocinio all'estero.
"La Matematica pervade tutti i settori della vita" : questa è una frase che tutti dicono, ma i matematici sono sempre meno presenti nella vita di tutti i giorni. Non ci sono nel sociale, nell'industria, nei contesti che contano. Come mai? C'è un problema di comunicazione, e va bene; c'è un problema di cultura e questo va molto meno bene. La Matematica cresce se sa comunicare agli altri il suo valore, la sua importanza e la sua utilità. Questo richiede anche una presa di coscienza da parte dei matematici. I matematici senior dovrebbero essere più coraggiosi nel formare giovani in settori di più vitale importanza per la vita di un Paese.
Chi sono i Linux Angels

Come è noto, gli Angeli sono le creature celesti alle quali il buon Dio ha affidato il compito primario di annunciare agli uomini le buone novelle.
E, in subordine, il compito di:

- fugare i loro dubbi;
- fornire buoni consigli;
- assisterli nello scansare gli ostacoli;
- sostenerli per prevenire disastrose cadute.

Ispirandosi alla missione delle creature celesti, i Linux Angels sono dei professionisti dell'informatica disponibili a fornire [talvolta anche a titolo gratuito] le proprie prestazioni:

per diffondere la cultura del Software Libero:
tenendo interventi in convegni, lezioni in corsi, sessioni di lavoro in workshop;

installare e manutenere PC e reti Linux based, o ibride WinLinux;

eseguire interventi di rivitalizzazione di LAN e di recupero funzionale di PC obsoleti;

assistere le Scuole, gli Enti e le Aziende nella migrazione dal software proprietario al Software Libero:da Windows a Linux, da MS Office a OpenOffice.org, da Internet Explorer a Firefox, da Outlook a Evolution o Thunderbird, ... .

diffondere la conoscenza e l'uso del formato OpenDocument:
specie nella Scuola, per liberare il materiale intellettuale prodotto dagli insegnanti e dagli studenti dalle costrizioni imposte dai formati proprietari.

Chi c'è dietro i Linux Angels
Quella dei Linux Angels è un'iniziativa promossa e supportata da DIDASCA - The First Italian Cyber Schools for LifeLong Learning.Si tratta di un'associazione culturale non profit con personalità giuridica la cui missione consiste nella diffusione della e-Literacy in Italia.Informazioni dettagliate riguardanti le molteplici attività svolte da DIDASCA sono reperibili nel suo sito istituzionale e nei siti ad esso collegati.

Dove si trovano le basi dei Linux Angels
I Linux Angels sono in procinto di trasferire le loro basi operative presso le Piazze Telematiche, le strutture di aggregazione sociale che prossimamente verranno attivate in numerose città.Queste ultime potranno venire localizzate visitando il sito www.PiazzeTelematiche.it.

domenica 19 novembre 2006

uffa...è da un po che devo far le foto del mio intorno, ma quando è bel tempo, non trovo mai i 10 minuti per far le foto, e quando li trovo è brutto...domani se è bello le faccio...

intanto questa settimana avremo la verifica...speriamo vadi bene !!!
so che non dovrei scrivere questo post ma, voglio troppo scriverlo, anzi, devo scriverlo...
oramai non esistiamo piu...ci siamo sciolti..non ufficialmente ma...andrà a finire che non ci troveremo più e mi dispiace moltissimo...questo post è per dare l addio ai " soliti stronzi" (spero non venga considerata una parolaccia) ovvero quell allegra combriccola formata da me, max, ciri, bozzi, galli e a cui si è aggiunto il mario...
ora che anche il cirillo se ne va dalla classe, non cè piu nesuno...il galli ci ha gia abbandonato da tempo e anke il bozzi da un po ormai...ora in classe ci sono solo io, con il mario e il della, che non sono considerati stronzi a tutti gli effetti..praticamente sono rimasto solo !!
non so se avete fatto la cosa giusta andandoneve, ma è quello che volevate...xcio spero siate contenti della vostra scelta...
un saluto a tutti e 3
CIAO GALLI "ezio"
CIAO BOZZI "pacio"
CIAO CIRI (detto comunemente "il pelato")
e forse dovrei dire anche
CIAO ZIO FESTA....visto che con la morte degli stronzi è morto anche lui...
e in ultimo un saluto anche all ASTA che ci ha abbandonato da tempo...
bhè...ci vediamo a pianello...

venerdì 17 novembre 2006

nooooo....ho appena visto la classifica che ci ha mandato il proff...ho fatto 16 punti...ho sbagliato qualcosina...credevo di averne fatti molti di piu...

giovedì 16 novembre 2006

stamattina si sono svolte le IOI, tutto sommato mi sembravano più semplici i test di logica di quelli dell anno passato...ho risposto a tutti tranne a due, il 3 e l 8...il 3 ho letto male e di conseguenza non mi convinceva il risultato, per non sbagliare non l ho fatto, ma poi alla fine dopo aver condultato i miei compagni mi sono accorto che era semplice, come del resto il numero 8, ma non ho avuto tempo di ragionarci su, anche xke mi sembrava + complicato di quello che era...ho fatto anche 3 programmi di pascal, sinceramente di un risultato non sono sicuro, speriamo sia giusto anche xke era quello che valeva 5 punti...in totale dovrei aver fatto 24 punti se sono tutte giuste...

mercoledì 15 novembre 2006

domani, giovedi 16 novembre, ci sono le ioi, ovvero le olimpiadi di informatica...ci siamo preparati abbastanza in classe...domani vedremo a che livello siamo...

martedì 14 novembre 2006

per passare da un valore minore a uno maggiore si usa il comando to, per passare da un valore maggiore a uno minore si usa il down to

lunedì 13 novembre 2006

svolgere su un foglio di calcolo il gioco della vita di john conway...

vi spiego cosè il gioco della vita...o meglio...ve lo spiega wikypedia....

Il gioco della vita (Game of Life in inglese) è un automa cellulare sviluppato dal matematico inglese John Conway sul finire degli anni '60. Il gioco della vita è l'esempio più famoso di automa cellulare: il suo scopo è quello di mostrare come comportamenti simili alla vita possano emergere da regole semplici e interazioni a molti corpi, principio che è alla base dell'ecobiologia, la quale si rifà anche alla teoria della complessità. Del gioco sono poi state sviluppate versioni con differenti topologie.
Ha fatto la sua prima apparizione in pubblico nell'edizione dell'ottobre 1970 di Scientific American, nella rubrica «Giochi matematici» di Martin Gardner. Dal punto di vista teorico è interessante perché ha le potenzialità di una macchina di Turing universale: in altre parole ogni cosa che può essere elaborata algoritmicamente può essere elaborata nel contesto del Game of Life.
Dal momento della sua pubblicazione ha ottenuto molto interesse a causa dei sorprendenti modi in cui le diverse configurazioni evolvono. Il gioco è un esempio di sviluppo e auto-organizzazione. È interessante per scienziati, matematici, economisti e altri osservare il modo in cui schemi complessi possono emergere dall'implementazione di regole assai semplici.
Il gioco della vita ha una grande quantità di modelli conosciuti che emergono da particolari configurazioni iniziali. Poco tempo dopo la pubblicazione furono scoperti i modelli dell'R-pentamino e del'aliante, i quali incrementarono l'interesse verso il gioco. La sua popolarità fu aiutata dal fatto che una nuova generazione di minicomputer venne rilasciata sul mercato, permettendo così di lasciare il gioco in esecuzione per ore su queste macchine che sarebbero state altrimenti inutilizzate durante la notte. Per molti affezionati Life era semplicemente una sfida di programmazione, un modo divertente per sprecare i cicli delle CPU. Per molti altri, invece, Life aveva più connotati filosofici. Si sviluppò un culto durante gli anni '70 e nella metà degli anni '80.
Si tratta in realtà di un gioco senza giocatori, intendendo che la sua evoluzione è determinata dal suo stato iniziale, senza necessità di alcun input da parte di giocatori umani. Si svolge su una griglia di caselle quadrate (celle) che si estende all'infinito in tutte le direzioni; questa griglia è detta mondo. Ogni cella ha 8 vicini, che sono le celle ad essa adiacenti, includendo quelle in senso diagonale. Ogni cella può trovarsi in due stati: viva o morta (o accesa e spenta, on e off). Lo stato della griglia evolve in intervalli di tempo discreti. Gli stati di tutte le celle in un dato istante sono usati per calcolare lo stato delle celle all'istante successivo. Tutte le celle del mondo vengono quindi aggiornate simultaneamente nel passaggio da un istante a quello successivo: passa così una generazione.
Le transizioni di stato dipendono unicamente dal numero di vicini vivi:
-Una cella morta con esattamente 3 vicini vivi nasce, diventando viva.
-Una cella viva con 2 o 3 vicini vivi sopravvive; altrimenti muore (per isolamento o sovraffollamento)
FIGURE PROFESSIONALI

1-utente: usa i prodotti

2-sviluppatore: lavora sulle applicazioni orizzontali

3-programmatore: lavora in un ambiente di sviluppo verticale
PER UNA COMPLETA E CORRETTA DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO

1-titolo del lavoro: evocativo
2-testo del problema: sua formulazione
3-ambiente del problema: matematica, ragioneria, tecnica....
4-richiami essenziali: informazioni associate
5-analisi del problema: pseudocodifica
5.1-scomposizione in sottoproblemi
5.2-dichiarazioni variabili
5.3-struttura dei dati
5.4-struttura di controllo
6-linguaggio di programmazione
7-codice: listing
7.1-variabili: parametri principali
7.2-commenti ai passi principali del programma
7.3-supporti necessari per l elaborazione automatizzata
8-esempi di prova del programma
9-manuale d uso della procedura automatizzata
10-ambiente del programma
www.scatolepensanti.it
www.ganttproject.org

i gantt sono tabelle temporali, nelle righe sono indicate delle attività e nelle colonne il tempo necessario per svolgerle....

un altro personaggio importante...
Girolamo Cardano (Pavia, 24 settembre 1501 - Roma, 21 settembre 1576), poliedrica figura del Rinascimento italiano, fu matematico, medico, astrologo e giocatore d'azzardo. È noto anche come Gerolamo Cardano e con il nome latino di Hieronymus Cardanus.
Nasce a Pavia, figlio illegittimo di Fazio Cardano, un avvocato versato nella matematica amico di Leonardo da Vinci e della ben più giovane vedova Chiara Micheria. Nella sua autobiografia Cardano dichiara che la madre aveva cercato di abortire. Poco prima della sua nascita la madre per sfuggire ad una epidemia di peste nera che uccide gli altri suoi tre figli, si trasferisce da Milano a Pavia.

In gioventù lavora presso il padre che lo avvia allo studio della matematica. Nel 1520 si iscrive all'Università di Pavia e successivamente a quella di Padova per studiare medicina. I suoi atteggiamenti eccentrici e arroganti cominciano a procurargli molti nemici e alla fine degli studi gli rendono difficile trovare lavoro. Egli si adopera per farsi una buona reputazione come medico ed i suoi servizi finiscono con venire molto apprezzati da varie corti. Come medico è il primo a descrivere la febbre tifoide.

Oggi egli è noto soprattutto per i suoi contributi all'algebra. Egli ha pubblicato le soluzioni dell'equazione cubica e dell'equazione quartica nella sua maggiore opera matematica intitolato Ars magna stampata nel 1545. Parte della soluzione dell'equazione cubica gli era stata comunicata da Tartaglia che successivamente aveva sostenuto che Cardano aveva giurato di non renderla pubblica ed aveva avviato una disputa durata un decennio. L'equazione quartica viene risolta da Lodovico Ferrari, uno studente di Cardano. Nella prefazione dell'Ars Magna vengono accreditati sia Tartaglia che Ferrari. Nei suoi sviluppi delle soluzioni Cardano occasionalmente si serve dei numeri complessi, ma senza riconoscerne l'importanza come invece saprà fare Raphael Bombelli.

Cardano ha spesso problemi di denaro e per cavarsela si dedica ai giochi d'azzardo e al gioco degli scacchi. Scrive anche negli anni 1560 un libro sui giochi di alea, il Liber de ludo aleae, testo che però viene pubblicato solo nel 1663; esso contiene la prima trattazione sistematica della probabilità, insieme ad una sezione dedicata a metodi per barare efficacemente.
Cardano progetta svariati meccanismi tra i quali: la serratura a combinazione; la sospensione cardanica consistente in tre anelli concentrici che possono fare da supporto a una bussola o a un giroscopio che possono ruotare liberamente; il giunto cardanico, dispositivo che consente di trasmettere un moto rotatorio da un asse ad un altro di diversa angolatura e viene tuttora usato in milioni di veicoli. Egli dato svariati contributi anche all'idrodinamica e sostiene l'impossibilità del moto perpetuo, con l'eccezione dei corpi celesti. Pubblica anche due opere enciclopediche di scienze naturali che contengono una ampia varietà di invenzioni, fatti ed enunciati afferenti all'occultismo e alla superstizione. Nel 1550 introduce la griglia cardanica, un procedimento crittografico.

Il primo figlio di Cardano Giambattista, il suo beniamino, sposa Brandonia di Seroni, donna che Cardano giudica indecente. Sentendosi tradito e abbindolato dalla moglie, Giambattista la avvelena e nel 1560 viene condotto a morte. Questi eventi traumatici abbattono Cardano in modo irreparabile. Anche gli altri figli gli procurano dispiaceri. La figlia esercita la prostituzione e muore di sifilide, inducendo il padre a scrivere un trattato su questo male. L'altro suo figlio Aldo è dedito al gioco d'azzardo e giunge a derubare il padre per coprire i propri debiti di gioco.
Cardano stesso viene accusato di eresia nel 1570 per ever elaborato e pubblicato nel 1554 un oroscopo di Gesù. Le accuse provengono dai molti nemici che si è procurato e probabilmente anche dal suo stesso figlio. Viene arrestato, tenuto in carcere per parecchi mesi e costretto ad abiurare e ad abbandonare la cattedra occupata all'Università di Bologna. Questo lo induce a trasferirsi a Roma dove, dopo un rifiuto dal Papa Pio V, riesce ad ottenere un vitalizio dal Papa Gregorio XIII. A Roma termina la sua autobiografia e muore. Corre la voce che egli avesse predetto con un procedimento astrologico la data delle propria morte.

giovedì 9 novembre 2006

oggi non sono andato a scuola, mi faro passare gli appunti...
ma da quello che ho letto dai post dei miei compangi si è parlato di EVARISTE GALOIS...
vi riporto "cosa sa" wikypedia su di lui...

Évariste Galois (Bourg-la-Reine, 25 ottobre 1811 – Parigi, 31 maggio 1832) è stato un matematico francese.Ragazzo prodigio, poco più che adolescente riuscì a determinare un metodo generale per scoprire se un polinomio ha delle radici, risolvendo così un problema della matematica vecchio di millenni.Il suo lavoro ha posto le basi per la teoria che porta il suo nome, la Teoria di Galois appunto, un'importante branca dell'algebra astratta; ha creato inoltre i gruppi che, ugualmente, portano il suo nome: i gruppi di Galois. Fu anche il primo ad utilizzare il termine gruppo in matematica per definire un insieme di possibili permutazioni di elementi.Morì durante un duello a soli vent'anni di età.Nel 1828 cercò di essere ammesso all'École polytechnique ma fallì l'esame d'ammissione. Ritentò l'anno successivo ma venne nuovamente bocciato, sempre all'esame d'ammissione. Leggenda vuole che considerasse gli esercizi di matematica banali e non interessanti e che quindi si rifiutasse di risolverli. Esasperato dall'esaminatore che gli voleva imporre di risolvere quegli esercizi, egli gli avrebbe scagliato contro il cancellino utilizzato per pulire la lavagna.È più probabile che il giovane studente si fosse semplicemente rifiutato di giustificare affermazioni e passaggi che a suo dire erano banali. Sicuramente - secondo gli storici - ad influenzare pesantemente il suo comportamento potrebbe essere stata la morte del padre, dovuta a suicidio.La memoria di Galois sulla teoria delle equazioni è stata proposta diverse volte per la pubblicazione ma non venne mai pubblicata mentre lui era in vita. Inizialmente il matematico fece pervenire la sua memoria a Cauchy. Questi la esaminò e gli disse di modificarla dato che coincideva in alcuni punti con un lavoro di Abel. Galois modificò la memorie e la inviò a Fourier verso l'inizio del 1830 per poter competere la Gran Premio indetto dall'Accademia. Sfortunatamente Fourier morì e della memoria si persero le tracce. Il premio fu assegnato ad Abel e a Jacobi. Nonostante la scomparsa della memoria, Galois pubblicò quell'anno tre lavori dove gettò le basi della sua teoria, la Teoria di Galois.Nel gennaio 1831, Galois inviò al matematico Poisson un breve riassunto dei suoi lavori chiedendogli di presentare il suo lavoro all'Accademia. Nello stesso anno, mentre è in carcere (è un rivoluzionario convinto), Galois riceve la risposta di Poisson. Questi rifiuta il lavoro, affermando che l'esposizione non è chiara e che è impossibile analizzare con chiarezza la rigorosità della sua esposizione. Lo invita a lavorare per rendere il lavoro più rigoroso e comprensibile.Si è molto discusso sull'importanza di quel lavoro e sul perché un matematico intelligente come Poisson non sia stato in grado di riconoscere il valore della memoria. Poisson riceveva moltissimi lavori da esaminare e probabilmente la difficoltà del manoscritto e la sua contorta esposizione lo hanno dissuaso da uno studio attento. Bisogna notare che altri matematici pur non comprendendo a pieno il lavoro di Galois riconobbero in esso grandi potenzialità come per esempio Cauchy.Galois era un fervente repubblicano, è famoso un suo brindisi al Re con in mano un coltello. Questo brindisi lo portò in prigione e solo grazie a degli amici che testimoniarono a suo favore riuscì ad essere scarcerato.Galois morì durante un duello che sembra si sia combattuto per salvare l'onore di una donna che il giovane amava. Vi sono altre versioni che accusano la polizia segreta del Re della responsabilità del duello affermando che la motivazione dell'onore fu solo una copertura per nascondere un omicidio politico. Quale sia la vera versione non è noto. È certo invece che Evariste fosse sicuro di morire durante quel duello. Infatti passò tutta la notte prima del duello a cercare di sistemate i suoi lavori matematici e in questi vi sono delle annotazioni in cui afferma che gli manca il tempo per un esposizione più completa e chiara.Il 30 maggio 1832 di prima mattina veniva colpito da un proiettile all'addome e il giorno seguente moriva (probabilmente di peritonite) all'ospedale di Cochin. Le sue ultime parole, dette a suo fratello Alfred furono: Non piangere! Ho bisogno di tutto il mio coraggio per morire a vent'anni.I contributi matematici di Galois furono alla fine pubblicati nel 1843 da Liouville che, ricevuto il manoscritto, lo lesse attentamente e lo sistemò per rendere l'esposizione più semplice. Liouville dichiarò che effettivamente Galois aveva risolto il problema proposto e in seguito risolto da Abel. Il manoscritto fu pubblicato nel numero di ottobre-dicembre sul "Giornale di Matematica pura e applicata".

mercoledì 8 novembre 2006

ho dimenticato un link ieri....
www.la220.org

martedì 7 novembre 2006

PROTOTIPAZIONE RAPIDA
metodologia dei prototipi

- determinare la fattibilità
- studiare il sistema attuale
- definizione prototipo
- realizzazione del prototipo
- convertire il sistema
- installare il sistema nuovo
link utili...
www.montanga.tv
www.miur.it/video
www.novaenergy.it
www.laricarica.net

lunedì 6 novembre 2006

bella lì...ho preso 8...
fra pocho il proff darà un voto ai blog....in base al numero di post...speriamo conti anche questo...

domenica 5 novembre 2006

ho appena letto una mail che mi ha mandato il proff...vi riporto qui sotto uno degli allegati...

Susi N. 850

Gianni deve comprare una cassaforte e si è fatto accompagnare da Susi in un bel negozio: anche qui, tra scatti e rotelle, i due amici trovano il modo di … far lavorare il cervello!

(Vedi il 3829° CONCORSO SETTIMANALE de “LA SETTIMANA ENIGMISTICA” in edicola)

D. Quali sono, nell’ordine dal più piccolo al più grande, i primi due numeri della combinazione ?

[R.: (x, y, z) = (0, 1, 3)]
program Susi850;
const n=9; m=4;
var a,b,c,x,y,z:INTEGER;
begin
for b:=1 to m do
for c:=1 to m do begin
a:=n-b-c; x:=a mod m;
y:=x-b mod m; if y<0 then y:=m+y;
z:=(y+c) mod m;
if (z=m-1)and(x<>y)and(x<>z)and(y<>z)and(a<=m) then
writeln(a,',',b,',',c,' ',x,',',y,',',z);
end;
readln;
end.
a: primo scatto
b: secondo scatto
c: terzo scatto

Programma di utilità: serve per … far “girare le rotelle”

program circolare;
const m=4;
var c,h:integer;
begin
writeln; writeln('Circolazione in Senso'); writeln('Orario');
for c:=1 to 10 do write(1+(c-1) mod m:5);
writeln;
for c:=-10 to -1 do write(-1+(c+1) mod m:5);
writeln;
for c:=-10 to 10 do begin
h:=0; if c<>0 then h:=c div abs(c);
write(h+(c-h) mod m:5);
end;
writeln;
for c:=-10 to 10 do write(c mod m:5);
writeln; writeln('Antiorario');
for c:=10 downto 1 do write(1+(c-1) mod m:5);
writeln;
for c:=-1 downto -10 do write(-1+(c+1) mod m:5);
writeln;
for c:=10 downto -10 do begin
h:=0; if c<>0 then h:=c div abs(c);
write(h+(c-h) mod m:5);
end;
writeln;
for c:=10 downto -10 do write(c mod m:5);
readln;
end.

venerdì 3 novembre 2006

PROGRAMMAZIONE ORIENTATA A OGGETTI
i principi fondamentali della programmazione orientata a oggetti sono 3 e sono:
1- incapsulazione
2- ereditarietà
3- polimorfismo

incapsulazione, le cose incapsulate sonoo le cose dentro le cose, ad esempio se saliamo su un auto e premiamo un pulsante si accendono le luci, perchè le luci sono dentro la macchina anche se noi non le vediamo.
ereditarità, è la gerarchia degli oggetti, tutti gli oggetti fanno parte di classi, categorie, di oggetti con carattristiche uguali (ad sempio il regno degli animali, animali - mammiferi - cani - razza specifica).
polimorfismo, sono le diverse forme che si possono usare per esprimere un concetto

per capire questi concetti il prof ci ha fatto guardare un film, dove come protagonista cera philippe khan, il prresidente della borland, una società informatica

giovedì 2 novembre 2006

VBA visul basic for application..informazioni...

ya basic, è un dialetto del basic,significa another basic (cioè ancora un altro basic)
adt, astract date type, tipi di dati astratti

PROGRAMMI = DATI + ISTRUZIONI (nella programmazione strutturata)

www.visualbasic.net
il giorno 10 novembre andaremo a fare una uscita al palù, con noi verrà filippo schillacci, in programmatore uscito dalla nostra scuola molto tempo, adsso è il direttore del laboratorio informatico dell universita di roma...dovremo portarci dietro la fotocamera e fare un po di scatti...stamattina bbiamo visto alcune foto scattalte da filippo, davvero interessenti, e poi lui è molto bravo....
collegati alle fotografie ci sono i colori, da qui il trattato sui colori scritto da rubik lichtenstein un centinaio di anni fa, questo studioso inglese venuto qui in valtellina per godersi un po di colori...

mercoledì 1 novembre 2006

oggi è la festività di tutti i santi...infatti fra pocho dovrò andare a messa...domani è il giorno dei morti ma purtroppo si torna a scuola...
visitate questo sito....http://www.enel.it/ext/festivalscienza2006/